LA VERA RIVOLUZIONE COMINCIA DAI FIORI… Si parla di noi!

L’intervista di Cristiana Mariana de Il Giorno ad Egidio Alagia, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alto Milanese, che lancia la sua scommessa: “Tecnologia ed ambiente per un’impresa 5.0”

Un’azienda nata tanto come esperimento quanto come risposta ad un’esigenza di esplorare nuovi settori dell’agricoltura. Scommettendo anche su alcune novità e sperimentando le innovazioni. Druantia è un’impresa decisamente giovane. Nata dall’idea di Egidio Alagia, attualmente presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Alto Milanese, e dalla sua famiglia – titolare a Buscate di TIEMME, realtà imprenditoriale che da oltre trent’anni si occupa di verde ed ambiente -, l’azienda agricola che ha sede a Buscate rappresenta ormai un vero esempio di sinergia fra l’agricoltura e l’innovazione.

Alagia, come mai avete introdotto anche la produzione di fiori commestibili?

Mia sorella Chiara è molto attratta da questo settore e quindi abbiamo iniziato a provare. I nostri clienti principali, per ora, sono alcuni ristoranti. E’ una sfida, però a noi piace guardare a queste cose per creare una sorta di laboratorio di best practice e qualcosa di innovativo. Vogliamo provare a compiere un ulteriore passo avanti rispetto ad altri: anziché vendere fiori freschi, vorremmo provare a metterli al centro di una lavorazione.

Parlare di fiori nel 2017, quando si parla soprattutto di utilizzo di tecnologie, non rischia di essere un po’ anacronistico? 

Abbiamo numerosi progetti, i fiori ne sono un esempio. A novembre, ad esempio, terremo l’inaugurazione di due serre con laboratori ed uno spazio eventi. Vorremmo utilizzare una di queste serre anche per l’agricoltura verticale. La sfida sarà sempre di più riuscire a produrre in verticale: c’è sempre più popolazione, quindi bisogna trovare nuove tecnologie per coltivare. Per questo agricoltura e tecnologia non sono in antitesi, anzi: la tecnologia si può utilizzare, ma riscoprendo certi aspetti della natura.

Si parla sempre di più di biologico. Non rischia di diventare una moda?

Moda? Moda positiva, quasi una scelta necessaria. Entro breve avvieremo la certificazione per il biologico, anche perché non basta avere l’idea di farlo: il biologico è qualcosa che si ottiene con anni di esperienza. Credo che la vera rivoluzione, una possibile rivoluzione 5.0, sarà rappresentata da un ritorno all’agricoltura ed al massimo rispetto dell’ambiente.

Fonte: Il Giorno del 16/09/2017 – Intervista di Cristiana Mariani

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